Avete voglia di proporre un’attività un po’ diversa sul cibo ai vostri alunni? Anche a voi la didattica digitale ha creato non poche difficoltà? Se la risposta è affermativa ad entrambe le domande vi trovate nel posto giusto. Oggi vi voglio raccontare un percorso di storytelling che ho avviato a partire dal libro KETCHUP ON YOUR CORNFLAKES di Nick Sharratt (potete trovarlo qui) usando materiali semplici e alla portata di tutti. Siamo consapevoli che questo sia un periodo strano, in cui le famiglie si sono trovate a dover gestire lavoro e figli contemporaneamente. Spesso non è possibile stampare schede e i libri di testo non offrono possibilità illimitate. Quindi noi insegnanti siamo chiamati ad un nuovo tipo di didattica, più semplice e fruibile anche da casa. Siete curiosi?
Ketchup on your cornflakes è un libro esilarante, lo potrete proporre in tutte le classi, io ho pensato questa attività per le mie due classi seconde durante un percorso sul cibo iniziato con il celebre albo illustrato di Eric Carle “The very hungry caterpillar”. A differenza di quest’ultimo, quello che vi propongo oggi è un libro non-fiction, che non propone una storia vera e propria, ma una serie di contenuti abbinati in modo così strambo da coinvolgere il lettore dall’inizio alla fine. Il nucleo tematico di riferimento non è solo il cibo e ciò rende molto flessibile il suo uso in aula. Io e i miei alunni ci siamo fatti delle grasse risate, tanto che sono rimasti male quando il libro è finito. Le pagine sono divise a metà in orizzontale, in questo modo si possono creare davvero numerosissimi abbinamenti. Ogni pagina propone il costrutto ” Do you like…”.
Come in tutte le attività di storytelling che propongo ho strutturato il percorso in tre fasi: pre-storytelling, while-storytelling e post-storytelling.
Pre-storytelling activities: abbiamo ascoltato queste canzoni (canzone1, canzone2, canzone3) per rompere il ghiaccio e per introdurre o ripassare i vocaboli sul cibo che in parte avevamo già conosciuto con la lettura di “The very hungry caterpillar”. Queste canzoni consentono anche di esercitarsi e memorizzare la domanda “Do you like…” e le due possibili risposte “Yes, I do/No, I don’t”. Successivamente abbiamo osservato il libro e la sua copertina e ho chiesto ai bambini di dirmi cosa pensavano che avremmo trovato al suo interno. In questa fase non è necessario usare solo la lingua inglese, possiamo mischiarle, magari riformulando le risposte dei bambini in inglese. Questo dipende dal livello della classe e serve principalmente per mantenere alta la motivazione degli alunni. Qualcuno infatti non capendo potrebbe demotivarsi. Bisogna trovare il giusto mix.
While storytelling activities: in questa fase ho letto il libro agli alunni disposti in cerchio vicino a me. Durante la lettura ho chiesto loro sia di ripetere alcune parole indicandone le illustrazioni sia di rispondere alle domande poste dal testo stesso. Il momento della lettura è fondamentale, è necessario coinvolgere tutti i bambini mantenendo il più possibile il contatto visivo e trasmettendo il nostro piacere per la lettura. Ovviamente in questo particolare momento ciò non sempre è possibile, se non volete farvi un filmato mentre lo leggete potete trovarne già pronti qui o qui. Terminata la lettura abbiamo realizzato delle mini-flashcards piegando un foglio A4 a metà per tre volte. In questo modo otterrete 8 mini-flashcards delle stesse dimensioni senza dover fare fotocopie. Dopodiché ho chiesto ai bambini di disegnare e scrivere solo i termini sul cibo incontrati nella storia. Ogni alunno ha poi colorato e ritagliato le mini-flashcards.
Con le flashcards ho poi proposto questi due giochi a coppie: il memory (trova le coppie) e what’s missing (dopo aver disposto un mazzo di carte a pancia in su sul banco uno dei due bambini deve toglierne una o più, l’altro dovrà indovinare quali carte sono state rimosse). Queste attività mi sono servite prevalentemente per esercitare e memorizzare il vocabolario.
Infine ho proposto una semplice attività di consolidamento sul cibo che potete trovare qui. Completata la scheda ad ogni bambino è stato chiesto di formulare semplici frasi: “I like…./I don’t like… Inoltre ho chiesto ai bambini di aggiungere liberamente dei disegni al lavoro. Altre utilissime attività le potete trovare a questo link.
Post-storytelling activities: questa è la fase del consolidamento, in cui si tirano le somme del lavoro svolto. In questo caso ho chiesto ai bambini di realizzare un libro personalizzato prendendo a modello proprio “Ketchup on your cornflakes”. I bambini hanno creato degli abbinamenti molto divertenti e ho promesso loro che non appena sarà possibile tornare in classe li leggeremo tutti. Per creare ciascun libro serviranno dei fogli bianchi e una pinzatrice. Il procedimento da seguire è molto semplice:
- Piegare a metà 4 fogli bianchi per creare un libretto. Tenere da parte uno di questi fogli piegati. Servirà per la copertina (in alternativa si può usare anche un cartoncino colorato).
- Piegare ancora a metà i fogli interni del libretto e tagliare lungo questa piega fermandosi ad almeno 1-2 cm sulla sinistra, vicino alla prima piega.
- Inserire le pagine tagliate all’interno della copertina e rilegare usando una pinzatrice o uno spago.
- Scrivere e disegnare a piacere creando gli abbinamenti più insoliti.
Con questa ultima attività di stampo laboratoriale i vostri alunni saranno coinvolti in prima persona e consolideranno tutti i termini e i costrutti appresi senza nemmeno rendersene conto. Per i più grandi sarebbe bello creare anche un video di presentazione alla classe!
Spero che quest’attività di storytelling vi sia piaciuta, i miei alunni si sono divertiti moltissimo. Se avete intenzione di proporla alle vostre classi mandateci le foto con una breve descrizione sulla pagina facebook Jack Potato.
Buon lavoro teachers!