La didattica della lingua inglese non vanta un alto numero di testi di riferimento come nel caso di altre discipline. Spesso noi insegnanti siamo costrette ad attingere da internet per trovare sia riferimenti teorici che pratici per le nostre lezioni di inglese. Enjoy Teaching English – Insegnare inglese nella scuola primaria di Francesca Costa è un volume completo, che accanto alla trattazione teorica legata ai fondamenti della glottodidattica e dell’educazione linguistica offre un ventaglio molto ampio di riferimenti metodologici. La lettura è scorrevole e piacevole, l’ho finito in una manciata di giorni. Il suo pregio è senza dubbio quello di aprire le porte a innumerevoli possibilità, soprattutto di approfondimento individuale. Per questo motivo può essere davvero uno strumento utile per le insegnanti alle prime armi e non solo.
Il volume è costituito da una prima parte teorica, nella quale non mancano i riferimenti al QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) e alle Indicazioni Nazionali, che rappresentano il substrato istituzionale su cui costruire il nostro insegnamento. L’autrice e ricercatrice presenta anche il quadro teorico di riferimento legato all’insegnamento della lingua inglese con accenni alle teorie di Krashen, tra le quali quella dell’input, del monitor e del filtro affettivo, alle formulazioni di Swain sull’output, a Schmidt e alla sua teoria del noticing. Ho trovato poi particolarmente interessante la parte sul Teacher Talk, nella quale viene affrontato il tema dell’interazione tra alunno e insegnante. Insomma gli spunti da approfondire sono stati innumerevoli.
La seconda parte del libro Enjoy Teaching English affronta invece l’insegnamento della lingua inglese da una prospettiva più concreta, andando a trattare le quattro abilità linguistiche ( reading, listening, speaking and writing) e le principali metodologie da usare in classe. TPR (Total physical response), Rhymes and chants, storytelling, drama e i giochi sono solo alcuni dei temi affrontati. Infine un capitolo è riservato al CLIL e uno alla valutazione.
Come affermato in precedenza il volume risulta particolarmente interessante e completo e può essere usato, oltre che dalle studentesse in formazione, anche dalle insegnanti, che come me, hanno già un’esperienza pluriennale di insegnamento, ma che ritengono l’aggiornamento e la formazione in servizio indispensabili per il lavoro in classe. L’autrice offre infatti una panoramica a tutto tondo dell’universo della didattica dell’inglese, offrendo anche numerosi esempi e spunti pratici. Consigliatissimo!
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Buon lavoro teachers!
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