Quest’anno per Natale abbiamo deciso di proporvi, oltre a qualche attività classica di storytelling e alle altre numerose risorse sul blog, un Christmas Traditions Minibook. Abbiamo raccolto alcune tra le principali usanze natalizie e le abbiamo trasformate in un libretto ricco di spunti e attività. La forma è quella di uno dei personaggi principali della festività, Santa Claus, e siamo sicuri che i bambini ne saranno entusiasti. Noi ci siamo divertite tantissimo a realizzarlo.
Il Christmas Traditions Minibook si compone di ben 11 pagine, che potrete assemblare come meglio credete. Può infatti essere svolto tutto o solo in parte e nel formato che preferite. A noi sembra che in versione A4 possa rendere di più, ma anche stampando due pagine per foglio è possibile lavoraci comodamente.
Un’altra idea potrebbe essere quella di creare un percorso pluriennale, che accompagni i bambini dalla prima alla quinta, con attività sempre più ricche e di difficoltà crescente. Ogni pagina può essere rimodulata in base alle vostre esigenze e richiede di mettere in campo diverse abilità. Svolgendo una o due pagine ogni anno i bambini potranno lavorare sulle diverse tradizioni Natalizie del Regno Unito conservando il libretto di anno in anno.
Potrebbe essere usato anche come attività di continuità tra un ordine di scuola e l’altro. Insomma gli spunti sono tantissimi, dipende solo dalle proprie esigenze e da quelle dei vostri piccoli studenti.
Ogni pagina del minibook è costituita da una brevissima spiegazione della festività e da un’attività correlata a tema, che può spaziare dal disegno, al collegamento di immagini e parole, fino ad attività più manipolative di art and craft.
Ecco di cosa si compone, oltre alla copertina:
Christmas Flashcards
Christmas Tree
A letter to Santa
Christmas Stocking
Christmas Carols
Christmas Cards
Christmas Lunch
Christmas Crackers
The Queen Message
Christmas Jumper
Negli allegati troverete inoltre tutto il necessario per completare alcune pagine del minibook. Che dire? Preparalo è stato molto impegnativo, ma allo stesso tempo appassionante e stimolante.
Potrete acquistare e scaricare questa risorsa sul nostro Store di Teacherspayteachers. Se avete intenzione di usarlo con i vostri alunni non dimenticatevi di condividere con noi le foto!
Potete trovare altre attività sul Natale qui o qui.
Il periodo di Natale è il più magico dell’anno, i bambini lo amano e sì, nonostante le fatiche che porta con sé, anche noi insegnanti non ci tiriamo certo indietro. Se ci sono glitter, brillantini, bigliettini e attività creative a tema Natalizio noi siamo sempre in prima linea e affrontiamo armati di coraggio il periodo che ci separa dalle tanto attese vacanze. I ritmi frenetici che ne conseguono non ci devono però distogliere dal progettare attività e percorsi con la giusta calma e preparazione. Per questo abbiamo pensato ad uno storytelling di Natale molto semplice da realizzare in classe.
Noi abbiamo proposto questo percorso in prima primaria (massimo in seconda) ma che può andare benissimo anche per la scuola dell’infanzia. Il testo da cui prende ispirazione è “Pip and Posy – The Christmas Tree“. È la storia di due amici animaletti, un coniglio (Pip) e una topolina (Posy), alle prese con la preparazione dell’albero di Natale. Il linguaggio è davvero semplice e ripetitivo e le meravigliose illustrazioni di Axel Scheffler agevolano la comprensione. I bambini ne sono rimasti coinvolti anche per una buona dose di ironia causata da alcune vicende che avvengono nella storia e che forniscono anche numerosi collegamenti. Infatti è possibile spaziare dal tema natalizio all’educazione alimentare, dalle caratteristiche delle stagioni fino ad un’attività culinaria di preparazione dei biscotti o ai numeri. Ogni insegnante può modulare il suo percorso in base ai suoi alunni e ai loro interessi.
Noi abbiamo svolto un’attività davvero semplice poiché come spesso ci succede eravamo in ritardo sulla tabella di marcia e siamo arrivate proprio sotto Natale. Abbiamo dedicato a quest’attività un paio di lezioni.
Nella fase di pre-storytelling, cioè quel momento che precede la lettura vera e propria, abbiamo giocato con le flashcards introducendo i nuovi vocaboli. Potete trovare un articolo sull’uso delle flashcards qui. In questo modo abbiamo presentato le key words della storia e predisposto i bambini alla lettura. Prima di leggere il libro abbiamo anche chiesto ai nostri alunni di descriverci la copertina:
What is it? It’s the cover of the book.
What can you see? Is it a rabbit? Is it a mouse? And what is it (indicando l’albero)? Yes, It’a a Christmas tree.
What are they doing? They are decorating the Christmas Tree.
Questo vi servirà per creare inferenze e agevolare la successiva comprensione del testo. Siamo poi passate alla fase di lettura vera e propria.
Indispensabile a questo punto è che tutti possano vedere comodamente il libro: se c’è lo spazio l’ideale sarebbe mettersi in cerchio in posizione comoda. Leggete il libro anche un paio di volte e al termine riprendete la storia aiutando i bambini a usare la lingua senza forzature. Basterà ripetere le loro parole o i termini chiave riformulando il tutto in inglese. Ciò che ci interessa ora è tenere alta la motivazione, poiché più i bambini saranno sereni e motivati più sarà semplice per loro memorizzare i vocaboli e comprendere la storia.
Per la fase di post storytelling abbiamo invece pensato a un’attività essenziale, creando insieme un grande albero di Natale di classe. Abbiamo lasciato liberi i bambini ci scegliere la decorazione che preferivano cercando comunque di usare la lingua il più possibile, sia passando tra i banchi durante la realizzazione degli addobbi, sia nel momento stesso in cui venivano chiamati i bambini ad attaccarli al nostro grande Christmas Tree.
Vi pubblichiamo qui sotto alcune idee per realizzare attività di raccordo e consolidare il lessico.
Qui potrete scaricare il file per realizzare una Christmas Card con l’immagine dei due protagonisti della storia.
Infine qui potrete accedere ad un tutorial per realizzare delle Christmas Tree paper chains per abbellire la classe o come dono da portare alle famiglie. Usate del cartoncino verde e divertitevi a decorarle con glitter o disegni personalizzati.
Speriamo che questo articolo vi sia piaciuto. Potete trovare altre attività sul natale qui sotto.
Tra tutti gli strumenti che usiamo nelle lezioni di inglese uno dei nostri preferiti è senza dubbio rappresentato dalle flashcards, cioè da cartoncini con immagini spesso associate anche alla parola di riferimento. Tutti noi insegnanti le conosciamo e tutti ne apprezziamo la versalità. Possono essere utili sia per presentare il nuovo lessico, sia per consolidarlo, sia per un semplice ripasso. Offrendo un supporto visivo sono fondamentali per la comprensione del lessico della lingua straniera e favoriscono l’inclusione anche degli alunni BES.
Possiamo trovarle in vari formati e dimensioni: quando decidiamo di usarle con l’intero gruppo classe preferiamo un formato leggermente più grande, metà di un foglio A4 (A1), mentre se vogliamo far lavorare i bimbi a coppie o individualmente prediligiamo un formato più piccolo, ricavando 8 carte da un foglio A4 classico. Molto spesso le facciamo riprodurre direttamente ai bambini, con un impiego di tempo maggiore rispetto alla classica fotocopia pronta. In questo caso però noterete un maggiore coinvolgimento negli alunni. Una volta pronte potrete sbizzarrirvi in numerosi giochi a coppie, come il classico memory game.
Sono davvero numerosi i giochi che si possono realizzare. Ecco i nostri preferiti:
WHAT’S MISSING: si incollano alla lavagna con del patafix o del nastro biadesivo almeno 4-5 carte. Il numero può variare in base all’età degli alunni e al tipo di lavoro che si ha in mente. Se il lessico è totalmente nuovo cominciamo da 3-4 flashcards per poi aumentare il numero. Chiediamo ai nostri alunni di osservare attentamente la lavagna per due minuti. Successivamente diamo il comando “close your eyes“, togliamo una carta dalla lavagna, e subito dopo diamo il secondo comando “open your eyes, what’s missing?“. Il primo bambino che alza la mano verrà chiamato ad indovinare la carta mancante. Procediamo così fino a consentire al maggior numero di alunni di partecipare.
PARROTS: selezioniamo precedentemente un mazzo di flashcards di uno stesso nucleo tematico. Formuliamo una semplice frase mostrando una carta a tutta la classe. Se la frase è vera l’intera classe deve ripeterla come farebbe un pappagallo, in caso contrario gli alunni devono rimanere in silenzio. Questo gioco si può fare anche a gruppi o singolarmente e può essere utile per valutare la comprensione orale della lingua.
FLASHCARDS IN A LINE: chiediamo ai bambini di disporsi in due file ordinate davanti a noi. Ogni componente di una squadra deve avere un corrispondente nella squadra a fianco. Mostriamo una flashcard alla volta svelandola piano piano. Vince un punto il capofila della squadra che indovina per primo la carta nascosta. Al termine di ogni turno il primo della fila si accoda ai compagni e così via. Prepariamo in precedenza le flshcards che vogliamo usare scegliendo il nucleo tematico che ci interessa ripassare o consolidare.
Questi sono solo tre dei nostri giochi preferiti, ma ce ne sono davvero moltissimi. Ne potete trovare altri in questi due utilissimi volumi di didattica della lingua inglese.
In questo ultimo periodo siamo tornati tutti a fare un uso massiccio della tecnologia a causa della DAD e ci siamo messi a alla ricerca di app e strumenti utili per le nostre lezioni a distanza. Per questo motivo nel nuovo articolo della nostra rubrica “English teacher 2.0” abbiamo deciso di presentarvi una app che tutti o quasi conoscono o comunque hanno già sentito nominare dai colleghi e che, per venire incontro alle esigenze di noi insegnanti, si è arricchita di una sezione dedicata esclusivamente alla scuola e alla didattica. Si tratta di Canva for education.
È un’app che noi usiamo da molti anni per le nostre grafiche e i nostri post social. Ora, grazie a questa nuova sezione educativa, abbiamo intenzione di implementarne l’uso anche in classe.
Ma di cosa si tratta? È un’applicazione molto semplice da usare, che già nella sua versione base offre numerose possibilità: si possono infatti creare poster, infografiche, loghi, presentazioni, biglietti da visita e post per i canali social, tutto personalizzabile con immagini fresche e font accattivanti.
In aggiunta a tutto ciò, nella versione education, Canva mette a disposizione dei docenti un numero illimitato di risorse per rendere più stimolanti le nostre lezioni, sia in lingua inglese che non, un archivio preziosissimo. Ve ne presentiamo alcune.
Flashcards: ci sono numerosi template di flashcards già pronti o da personalizzare.
Poster: si possono creare con gli alunni dei poster, come per esempio quello delle regole della classe o al termine di un lavoro di gruppo. Possono poi essere stampati e incollati alle pareti della classe.
Presentazioni: esistono già numerosi programmi per creare presentazioni, qui troverete una vasta gamma di template già pronti, in aggiunta alla possibilità di poterci lavorare in modo condiviso con studenti o colleghi.
Schede di lavoro: matematica, scienze, cittadinanza, inglese…qui c’è solo da rimboccarsi le maniche e cercare il materiale perfetto per noi. O perché no? Crearlo sulla base delle esigenze dello nostre classi.
Lesson plan: con questi template liberamente stampabili o compilabili online potrete organizzare le vostre lezioni in classe.
Mappe mentali o organizzatori logici: fantastici per classificare o riordinare le idee. Si possono usare al posto della lavagna in ardesia nelle attività di brainstorming.
Inoltre è possibile condividere tutti i documenti su Google Classroom, Microsoft Teams e altro per lavorare in modo collaborativo con i propri colleghi o alunni, per assegnare compiti individuali o di gruppo.
Queste sono solo alcune delle opportunità offerte da Canva for education. Come fare per averlo? Semplice: se siete insegnanti vi basterà seguire questo LINK e farne richiesta. I materiali sono tutti gratuiti e pronti all’uso. Inoltre è possibile approfondirne l’uso consultando questa breve GUIDA A CANVA FOR EDUCATION. Qui troverete tante informazioni utili.
Speriamo che questo articolo vi sia stato utile, lasciateci le vostre impressioni nei commenti. Seguiteci anche sui nostri canali sociale INSTAGRAM E FACEBOOK.
Potete trovare altri post su app utili alla didattica qui, qui o qui.
Prima delle vacanze di Natale è nostra abitudine vedere un film in classe, quest’anno ho optato per una storia 100% British, si tratta dell’orso preferito dagli inglesi: Paddington.
Ho un debole per l’orsetto Paddington sarà che mi riporta all’infanzia e ancora oggi conservo un bellissimo ricordo di quando mia zia, proprio per Natale, mi regalò una scatoletta di cartone che racchiudeva un piccolo orsetto con un cappello, una valigia e un cappottino verde.
Il 13 ottobre del 1958 William Collins pubblicò il primo libro di Michael Bond: “A bear called Paddington” illustrato da Peggy Fortnum, le pubblicazioni proseguirono fino a diventare un vero classico della letteratura per l’infanzia inglese.
Lo scrittore inglese disse:
“Ho comprato un orsetto giocattolo alla vigilia di Natale del 1956. L’ho visto lasciato su uno scaffale in un negozio di Londra e mi è dispiaciuto per questo. L’ho portato a casa come regalo per mia moglie Brenda e l’ho chiamato Paddington dato che vivevamo vicino a Paddington Stazione all’epoca. Ho scritto alcune storie sull’orso, più per gioco che per l’idea di farle pubblicare. Dopo dieci giorni ho scoperto di avere un libro tra le mani. Non era scritto appositamente per i bambini, ma io penso di averci messo le cose gentili di cui mi piaceva leggere quando ero giovane “.
Così iniziarono le avventure di questo dolce orsetto, fino al arrivare al primo film nel 2014.
Il film narra la storia dell’orsetto Paddington. Originario del Perù, è stato allevato dalla zia Lucy a causa della prematura scomparsa dei genitori dovuta a un terremoto.
Quando zia Lucy andò a vivere nella Casa per orsi in pensione a Lima, decise di mandarlo a vivere in Inghilterra. Dopo avergli insegnato a parlare un inglese perfetto, zia Lucy lo ha organizzato per riporlo nella scialuppa di salvataggio di una nave.
Alla fine, Paddington è arrivato alla stazione di Paddington a Londra, dove è stato trovato da Mr. e Mrs. Brown. Era seduto su una piccola valigia vicino all’ufficio oggetti smarriti con indosso nient’altro che un vecchio cappello da cespuglio e un’etichetta intorno al collo con le parole “Per favore, prenditi cura di questo orso. Grazie.”
Michael Bond
Incapaci di resistere a una richiesta così semplice, il signor e la signora Brown hanno portato a casa Paddington a vivere con loro al 32 di Windsor Gardens a Londra, insieme ai loro due figli, Jonathan e Judy e alla loro governante, la signora Bird.
I Browns decisero di chiamare il nuovo membro della loro famiglia Paddington, dopo il luogo in cui era stato trovato, anche se in seguito apprendiamo che in Perù Paddington si chiamava Pastuso, dopo suo zio.
Paddington è famoso per il suo amore per la marmellata e gli piace particolarmente nei panini con la marmellata. Ne porta sempre un barattolo nella valigia e di solito ha un panino alla marmellata nascosto sotto il cappello “in caso di emergenza”.
Veniamo ai consigli pratici per organizzare la tua lezione!
Prima e dopo la visione di un film, non pensata esclusivamente come attività a se, ma come veicolo delle informazioni e come attività per il raggiungimento di obbiettivi disciplinari: è bene pianificare e preparare il materiale che i bambini dovranno visionare prima e al termine del film.
Le 10 attività con Paddington sono le seguenti:
La prima cosa che potrai fare è consigliare ai tuoi alunni di cliccare il bellissimo sito paddington.com potrai darlo anche come compito a casa, così anche chi avrà già visto il film, scoprirà qualche informazione in più sulla storia, sull’autore, i libri e tutto il mondo che ruota attorno a Paddington che in Inghilterra è una vera celebrità. Da non perdere la sezione Games e i Dailymotion con diversi video in lingua inglese.
Sul sito ymiclassroom nella sezione lesson plans potrete scaricare 3 attività basate sulla visione di Paddington, il film live action uscito il giorno di Natale del 2014. Le attività sono spiegate passo passo e complete di scheda da stampare in bianco e nero.
I materiali presentano questo adorabile e iconico orso delle giungle del Perù come compagno di lettura perfetto per motivare e nutrire il lessico degli studenti.
IMMAGINE DA TONYASTAAB.COM
Qui ===> TONYASTAAB <=== troverai ben 7 schede free printables collegate proprio alla visione del film:
1. Connect the dots
2. Find darkest Peru
3. Paddington memory game
4. A Paddington story
5. Learn to draw Paddington’s hat
6. Write your own story
Il Natale è sempre più vicino e un craft, in chiave natalizia, non può certo mancare basta un rotolo di carta igienica, creatività e tanta pazienza troverai il link a due tutorial direttamente nella sezione PAWSWITHPADDINGTON.
TROVERAI I TUTORIAL PER REALIZZARE DUE CRAFT:
un PADDINGTON PAPER PLATE MASK e
Un PADDINGTON LOO ROLL e tanto altro..
Spero che quest’idea possa esserti utile per organizzare un xmas movie day nelle tue classi. Buon lavoro teachers!
Una scavenger hunt (caccia al tesoro) da svolgere all’aperto può essere una valida occasione per avvicinare i bambini all’ambiente, alla scoperta degli elementi naturali presenti nel giardino della scuola o in un parco vicino.
Quest’attività è molto apprezzata dai bambini specialmente in queste giornate autunnali ricche di colori caldi e sgargianti.
L’aspetto positivo di una scavenger hunt è che non richiede molto, è facile e poco costosa, basta realizzare un elenco di cose da trovare quindi organizzare i gruppi classe e lasciare liberi i ragazzi di aprire bene gli occhi e spuntare le caselle dall’elenco.
Ci sono innumerevoli spunti per creare delle check list INDOOR o OUTDOOR, per ovvie ragioni organizzative quest’anno è d’obbligo l’outdoor che trovo essere, a prescindere, la scelta migliore.
Le scavenger hunt all’aperto includono la ricerca di oggetti specifici come foglie, fiori, insetti, ma ci sono anche quelle che stimolano un po’ il pensiero creativo perché viene richiesto di cercare qualcosa di rotondo o qualcosa di morbido, ruvido, che scrocchia..ecc.
Ho deciso di continuare con la buona pratica iniziata l’anno scorso ovvero implementare l’utilizzo dell’ inglese in classe, cercando di utilizzarlo anche durante le ore di scienze e matematica, senza per forza creare dei veri e propri clil, semplicemente parlando in inglese e introducendo nuovi termini.
La scorsa settimana, sfruttando le temperature ancora miti ed una mattinata soleggiata con un giardino ricoperto di foglie quindi perfetto per una caccia al tesoro. Ho nascosto in giardino tutto l’occorrente per completare questa ===> SCHEDA< === sull’atomo da completare a modi craft.
Tra gli alberi, appesi ai rami, sotto i cespugli, tra le foglie, nei cestini delle biciclette parcheggiate nel cortine ho nascosto:
3 sacchetti di pallini colorati (che rappresentano, protoni, elettroni e neutroni)
la colla – glue
le forbici – scissors
le schede infilate in una busta trasparente – science worksheet
altri oggetti utili per i nostri laboratori di scienze come
lente d’ingrandimento – magnifying glass
insetti trovati in giardino come l’ape – bee, farfalla – butterfly, coccinella – ladybugs e cavalletta -grasshopper.
Gli oggetti una volta trovati e spuntati dovevano essere riportati alla postazione iniziale di ritrovo, una per i maschi e una per le femmine.
IN CHE MODO AVVIENE IL COLLEGAMENTO CON LA LINGUA INGLESE?
Il collegamento alla lingua inglese avviene anche con delle semplici domande, es. Where is the glue? Where is the bee? – Dando indicazioni con look here, look there.
Una volta consegnati gli oggetti puoi fare diverse domande che possano aiutare i bambini a descriverli, ma potresti anche fare delle domande generiche sul giardino, come How many trees can you see? What colour are the leaves? Is the grass wet? ecc… stimola la curiosità chiedendo informazioni su tutto ciò che possono vedere i bambini e che è facilmente riconoscibile.
UNA PROPOSTA TRASVERSALE: UNA SCAVENGER HUNT ALL’APERTO PER INSEGNARE EDUCAZIONE CIVICA IN LINGUA INGLESE.
Come accade sempre in questi casi, mentre svolgo un’attività mi vengono innumerevoli spunti per crearne di nuove.
Da quest’anno come da indicazioni ministeriali dovremo svolgere 33h di Educazione Civica, in modo trasversale, e questa disciplina avrà un proprio voto. I tre assi attorno a cui ruoterà l’Educazione Civica sono: lo studio della Costituzione, lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale.
Ho pensato ad una scavenger hunt legata all’educazione ambientale, con particolare attenzione alla raccolta differenziata e al riciclo e per questa ho realizzato una lista che potrai scaricare qui == > CHECK LIST<==
Pensavo di nascondere nel giardino degli oggetti portati da casa come bottiglie di plastica, lattine, cartoni e della frutta o verdura (per semplificare le cose, anche solo le immagini plastificate).
I bambini dovranno trovare gli elementi nascosti e riporli nei contenitori che avranno a disposizione, potrebbe essere utile utilizzare dei veri bidoni, ma anche delle scatole delle scarpe andranno benissimo.
Ogni scatola o bidone dovrà essere contrassegnato con la scritta corrispondente al tipo di spazzatura che conterrà, quindi scriverete PLASTIC, PAPER AND CARD, COMPOST, CAN AND GLASS. Per fare esercitare i bambini, prima dell’attività all’aperto, potete giocare a questo Junk Jumble Recycling Game alla LIM.
Nel caso in cui foste in didattica a distanza vi consiglio di provare una VIRTUAL SCAVENGER HUNT. Potreste chiedere ai vostri alunni di cercare gli oggetti di plastica, carta ecc…tra le mura domestiche.
Quando si fa lezione a distanza è importante pianificare al meglio il lavoro e definire fin da subito alcune regole che vanno rispettate:
gli studenti non possono alzarsi dalla sedia prima che la caccia cominci;
gli studenti devono tornare seduti quando il tempo è scaduto;
gli studenti non dovrebbero toccare nulla di vietato e pericoloso;
devono stare attenti alla sicurezza in casa.
Per questo potreste evitare di far cercare oggetti in vetro e prediligere plastica, carta e compost.
Per rendere la scavenger più semplice potreste ripassare i colori, i numeri, il cibo, chiedendo di cercare degli oggetti gialli, rossi, o un numero specifico di oggetti ecc.. Questo video potrà esservi d’aiuto anche per le altre discipline ==> QUI <==
Spero che l’idea di una caccia al tesoro possa esserti d’aiuto e se ti va contribuisci con i tuoi commenti a rendere questa proposta ancora più interessate. Buon lavoro teachers.
Oggi voglio raccontarvi un’esperienza significativa che abbiamo progettato e realizzato io e le mie fantastiche colleghe per i nostri alunni di classe terza. Conoscete l’Harvest Festival? Si tratta della festa del raccolto e ha radici molto antiche, risale infatti, nella sua forma primitiva, al popolo dei Celti. Si celebra in autunno, solitamente la domenica della Harvest Moon, cioè il giorno di luna piena più vicino all’equinozio d’autunno. Quest’anno è stata domenica 4 Ottobre. Incuriosita da questa festa così poco conosciuta sono andata alla ricerca di informazioni e ho scoperto che in Gran Bretagna vengono organizzati dei veri e propri festival, delle fiere a tema Harvest con attività e giochi per famiglie e bambini. Viene festeggiata anche nelle Chiese e nelle scuole, dove si è soliti portare cibo per distribuirlo ai meno fortunati.
Da questa ricerca è nata l’idea di realizzare con le nostre classi un vero e proprio Harvest Festival, con giochi e attività in lingua inglese, tutto a tema autunnale. Un’occasione in più per usare l’inglese in modo divertente e significativo. Abbiamo raccolto una serie di idee e materiali da condividere con voi nel caso abbiate intenzione di festeggiare con i vostri alunni sfruttando queste ultime giornate di tempo mite. Infatti buona parte della festa, nel pieno rispetto di tutte le norme igienico sanitarie che il periodo ci impone, si è svolta nel giardino della scuola, dove sono stati organizzati alcuni giochi all’aperto. Abbiamo dedicato a questa festa speciale una giornata intera, proponendo anche alcune attività di art and craft in classe.
Ecco qui un video che vi racconta brevemente dell’Harvest Festival.
Ci sono veramente moltissime attività che si possono svolgere, tra le più famose la realizzazione di una CORN DOLLY, una bambolina realizzata intrecciando il grano. Potete trovare qui le istruzioni per costruirne una.
Noi a causa di varie allergie abbiamo optato per realizzare queste attività alternative:
AUTUMN LEAVES WINDCATCHER: catene di foglie per abbellire le finestre.
PUMPKIN PAPER CHAINS: catene di zucche per abbellire la classe (come variante si possono fare spaventapasseri, mele…)
HARVEST BASKET: cestino di prodotti del raccolto autunnale realizzato con piatti di carta e tempere.
Inoltre abbiamo proposto questi giochi tipici all’aperto:
KNOCK DOWN: è il classico tiro al bersaglio con i barattoli di latta.
PUMPKIN BIG BEAN TOSS: su un pannello di polistirolo abbiamo disegnato delle zucche e realizzato dei buchi di diverse dimensioni. Ogni bambino ha portato da casa tre pigne per fare canestro in uno dei tre buchi a scelta, ognuno con un punteggio diverso. Un ottimo modo per fare matematica in inglese.
PUMPKINS IN A ROW: i bambini hanno lanciato un hula hoop cercando di centrare una delle tre zucche appoggiate sul prato e posizionate in fila. Anche qui abbiamo assegnato i punteggi in base alla difficoltà.
SPOON RACE: è la classica gara dei cucchiai. I bambini hanno percorso un tratto di giardino con ostacoli ( slalom tra gli alberi) tenendo in bocca un cucchiaio con sopra una noce (ad ogni bambino è stato dato il proprio cucchiaio e la propria noce).
AUTUMN LABIRINTH: abbiamo costruito un labirinto fissando dei paletti nel prato e tirando del nastro colorato. È stato uno dei giochi più apprezzati.
LOTTERY: è la classica lotteria delle fiere. I bambini si sono cimentati in una stima della quantità di ghiande poste in una cesta. A fine giornata è stato proclamato il vincitore.
Abbiamo inoltre preparato un libretto che ci ha accompagnato in tutti i giochi svolti in giardino, utile per segnare i punteggi e per tenere i bambini impegnati nell’attesa del loro turno. Allegato al libretto troverete anche le flashcard disegno/parola dell’autunno e una pagina con i prodotti del raccolto da colorare, ritagliare e inserire nell’Harvest basket. Se volete scaricarlo lo potete trovare qui.
Altre attività interessanti a tema autunnale che proporrò ai miei alunni nelle ore di inglese le ho trovate in questo volume di Donaldson e Scheffler, The Gruffalo, Autumn and Winter Nature Trail. L’ho trovato davvero utile e ricco di stimoli. Ottimo per chi, come me, vuole affrontare le stagioni in inglese e passare del tempo all’aria aperta. Lo potete trovare qui. Ne esiste anche una versione Spring/ Summer che sarà sicuramente uno dei miei prossimi acquisti e che potete trovare qui. Esistono poi le versioni che trattano singolarmente ogni stagione: autunno, inverno, primavera, estate.
Non vi nascondo che l’organizzazione di tutte queste attività è stata impegnativa, ma gli occhi sorridenti dei nostri alunni a fine giornata ci hanno ripagato di tutti gli sforzi e ci hanno dato la giusta carica in un periodo così incerto e pieno di difficoltà.
Se avete intenzione di organizzare anche voi un Harvest Festival nelle vostre scuole mandateci le foto! Continuate a seguirci sulla nostra pagina facebook e sulla pagina instagram di Jack Potato.
La fabbrica delle storie di Lunii è un gioco educativo che non conoscevo, ho avuto l’opportunità di provalo e valutarne l’utilizzo anche in ambito didattico ed ho scoperto un ottimo prodotto che è riuscito a coniugare la modernità con l’antica tradizione dei cantastorie.
Lunii è una startup nata nel 2014, desiderosa di cambiare il mondo e l’approccio al gioco dei bambini e fondata su solidi valori umani e ambientali. In un mondo sempre più legato ai giochi digitali ed all’abuso degli smartphone anche tra i bambini, Lunii nel 2016 ha deciso di lanciare nel mercato un piccolo apparecchio che ci riporta direttamente nel passato senza onde né schermo, raccontando meravigliose storie su richiesta e coinvolgendo i bambini nelle avventure che ascoltano.
La fabbrica delle storie, creato da Lunii è ideale per i bambini dai tre anni in sù. Il dispositivo crea l’interazione di cui il bambino ha bisogno, stimolando la fantasia e la creatività dei più piccoli sfruttando la sua tecnologia senza schermo e senza onde elettromagnetiche. Questo dispositivo aiuta il bambino a sviluppare la memoria uditiva, ad arricchire l’immaginario, la cultura e il proprio vocabolario.
Le storie sono disponibili in sette lingue diverse, aiutando i bambini nel primo approccio con la lingua straniera o implementando il vocabolario della propria lingua madre.
Catalogo in inglese di Luniistore
All’interno di Lunii c’è il Luniistore, una libreria sotto forma di applicazione, dove acquistare e scaricare tutte le storie, le filastrocche e i giochi presenti nel catalogo. Lunii è una realtà dove nascono contenuti audio letterari, il cui unico imperativo è stimolare l’immaginazione degli ascoltatori.
Ma come funziona? La Fabbrica racconta ai bambini fantastiche avventure di cui sono loro gli inventori:
basta scegliere un eroe,
un compagno,
un luogo,
un oggetto,
infine ti basterà ruotare la rotella gialla e confermare con il tasto ok per dare inizio alla narrazione.
I bambini potranno costruire 48 storie diverse l’una dall’altra e lasciarsi trasportare in mondi lontani seguendo le indimenticabili avventure di Lisa e Leo.
In classe è utile per stimolare la scrittura o la narrazione di storie originali partendo da un primo coinvolgimento che per i bambini è molto importante. E’ possibile preparare già delle flash card dei personaggi, luoghi e oggetti. Per introdurre l’attività, l’insegnante potrà fare ascoltare la storia ai bambini per poi chiedere loro di provare a cimentarsi nella scrittura di un racconto simile, anche più semplice.
La fabbrica delle storie potrebbe essere utilizzata una volta al mese per un lavoro di scrittura creativa un’occasione speciale dove la fantasia avrà tutto lo spazio che si merita.
Per quanto riguarda l’inglese, vista l’età dei bambini alla primaria, mi soffermerei sulla presentazione dei vocaboli in L2 e sull’ascolto delle storie più semplici, trovo adorabili quelle di Mr.Men Little Miss presenti sullo store.
E’ possibile acquistare il prodotto direttamente dal sito della Lunii, su Amazon oppure nei negozi Città del Sole.
Anche tu non conoscevi Lunii? Spero che questa proposta ludica possa esserti d’aiuto per selezionare dei validi supporti come maestra, ma anche come mamma. A presto teachers 😉
Cinque giochi per iniziare l’anno edizione 2020, è la versione aggiornata del post condiviso il 14 settembre 2016 qui sul blog. Abbiamo previsto dei giochi che prevedano l’igienizzazione e il distanziamento senza perdere però l’aspetto divertente e partecipativo tipico dei momenti ludici tra i pari, in classe o all’aria aperta.
Gioco e apprendimento sono due concetti strettamente intrecciati e collegati tra loro. Il gioco viene riconosciuto come momento di crescita importante per la personalità del bambino, ma purtroppo è spesso considerato secondario rispetto ad altri ambiti prettamente cognitivi, come l’apprendimento scolastico.
Il gioco costituisce un valido approccio verso qualunque attività scolastica, in quanto strategia didattica che mantiene alto il livello di motivazione, favorendo nel bambino l’attenzione costante all’oggetto della consegna. Diventa determinante creare ambienti interattivi in cui svolgere le attività in un clima accogliente e collaborativo che stimoli la partecipazione del bambino.
Sopratutto all’inizio dell’anno scolastico per l’insegnamento dell’inglese alla scuola primaria, la presenza di un adulto competente, ma anche l’interazione tra pari, può aumentare le occasioni per esercitare e sviluppare il linguaggio. Il gioco può costituire un’esperienza linguistica che stabilisce delle relazioni tra le forme di espressione orale e quelle scritte.
Behance.net
Adesso ti racconto i cinque giochi che useremo durante l’anno:
1 THE BELL GAME: è come un quiz dove due campanelle sostituiranno il pulsante rosso che si schiaccia per rispondere correttamente. Ti serviranno quindi due campanelle, posizionale sulle sedie o se sei fortunata sui banchi. Dividi la classe in due squadre, disponi gli alunni in fila indiana, ben distanti tra loro, mostra una flash card ai primi due studenti. Il primo che suona la campanella e legge correttamente o riconosce l’immagine nominandola in inglese regala un punto alla sua squadra. L’ambito lessicale potrà essere il vocabolario studiato l’anno precedente, potrai iniziare il ripasso vedendo cosa si ricordano, potresti focalizzare l’attenzione solo sulla pronuncia e sulla lettura corretta di alcune parole. Prima di iniziare è bene fare igienizzare le mani a ciascun bambino, al termine del gioco lavare e sanificare le campanelle.
2 FLASHLIGHT WORD GAME: ti serviranno una torcia e un cartellone con scritte le parole che deciderai di far memorizzare (es. food, weather, clothes..) Inizia il gioco spegnendo le luci e puntando la torcia su una parola particolare sul muro di parole, invita gli studenti a scrivere la parola. Quando il bambino prescelto avrà letto la parola (potrebbe fare anche lo spelling) sarà il suo turno, accenderà la torcia su una parola e potrà invitare un altro studente a leggere. Questo gioco piace molto ai bambini perché hanno la possibilità di “essere l’insegnante” 😉
dribble.com
3 WHO IS…? : per questo gioco potrai usare le flash card sulle emozioni che trovi QUI. Fai mettere i bambini in cerchio, distanti tra loro, ognuno avrà in mano una delle 10 carte plastificate, così potrai igienizzarle (10 emoticons che corrispondono alle emozioni). Sul retro delle carta emoticons – HAPPY scriverai la domanda “Who is SAD?” – perché il primo bambino dovrà iniziare riconoscendo la propria carta dicendo “I’m HAPPY! subito dopo girerà la carta sul retro e chiederà “Who is SAD?” il bambino che avrà la carta emoticons – SAD dovrà stare attento e rispondere “I’m SAD! Who is ANGRY?.… e così via. Stamparai le carte e sul retro di ognuna dovrai scrivere le domande in sequenza. I’m ANGRY! – Who is SCARED? – I’m SCARED – Who is EMBARASSED? – I’m EMBARASSED!-Who is WORRIED…ecc
4. FIND THE WORD THAT BEGINS WITH: ogni bambino avrà carta e matita. Suddividi la classe in due gruppi e assegna a ciascun gruppo una lettera dell’alfabeto precedentemente estratta. La suddivisione della classe potrebbe essere tra la parte destra e quella sinistra dell’aula, visto che i banchi sono già distanziati. Ogni bambino partecipa come singolo, sfidando però l’intero gruppo classe. Vince il gruppo che scrive più parole che iniziano con la lettera assegnata, può essere valutata anche la lettura delle parole scritte, in caso di spareggio. Ti consiglio di fare una selezione delle lettere eviterei la x, z, q, quelle più complesse, per rendere il gioco più accessibile, almeno per le prime volte.
5. WATCH AND ANSWER: dovrai stampare, preferibilmente a colori, e plastificare le immagini che troverai di seguito. On line ne trovi di ogni tipo, se ti dovesse piacere quest’attività potrai scegliere quelle più adatte al lessico che stai ripassando. Dopo aver diviso la classe in piccoli gruppi, potrai consegnare loro l’immagine plastificata, i membri di ciascun gruppo dovranno osservare lo scenario con attenzione e in seguito disporlo capovolto sul tavolo. A questo punto potrai porre delle domande ad es. “Is there a bed? Is there a wardrobe? What colour is the floor? How many boxes are there? ecc….in base a quello che avranno osservato. Vince il gruppo che risponde correttamente a più domande e che si ricorda maggiori dettagli. Per evitare di creare spostare i banche per creare i gruppi, potrai sempre suddividere la classe in due spazi, destra e sinistra e proiettare l’immagine alla LIM per 1 minuto o più.
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I giochi sono innumerevoli e ogni volta mi vengono idee nuove o ripenso a versioni aggiornate di giochi vecchi. Ricordati di seguirci anche su Instagram. Buon lavoro teachers! 😉
Ci siamo, finalmente abbiamo riaperto quelle porte, riattraversato quei corridoi e respirato nuovamente quell’atmosfera che solo la scuola può donare. Noi non entravamo nelle nostre classi da Febbraio. Vi racconterei una bugia se vi dicessi che non è stato un momento emozionante. Oltre alla sistemazione degli spazi tutti stiamo pensando a come accogliere i nostri alunni, dopo questo tempo infinito, finalmente, in presenza. Ma come? Partendo da quello che più amiamo fare, leggere insieme. Ho pensato quindi di partire con un’attività di storytelling leggendo in classe A COLOR OF HIS OWN di Leo Lionni, uno dei miei autori preferiti. Con le mie instancabili (e anche un po’ matte)colleghe ho messo a punto un progetto accoglienza centrato su di loro, i nostri bimbi, sulle loro sensazioni, sui loro pensieri, sul dialogo e sulla condivisione di parole e di silenzi (almeno questa possibilità il Covid non ce l’ha tolta).
Il progetto accoglienza prenderà tutta la prima settimana e la lettura del testo in inglese sarà affiancata dalla lettura in italiano. In questo modo potremo dialogare con i bambini scegliendo tra alcuni dei magnifici spunti che il testo ci offre. Ho trovato in particolare questo sito di filosofia per bambini che mi ha facilitato il lavoro. Riporto alcune delle domande in italiano ma sul sito che vi ho citato le troverete in inglese. I temi proposti sono IDENTITÀ, CAMBIAMENTO, AMICIZIA E FELICITÀ. Abbiamo pensato che quest’ultimo fosse perfetto per noi, per ricreare il gruppo, che poi è la nostra forza. Non è necessario seguirle pari pari, noi come al solito seguiremo il flusso dei pensieri dei nostri bimbi, cercando quanto più possibile di lasciare a loro la parola. Ne hanno bisogno loro e anche noi. Eccole:
Perché i due camaleonti hanno deciso di stare insieme?
Perché le persone stringono amicizie? Gli amici sono importanti?
È importante avere un amico simile a noi?
Quali sono le caratteristiche di un buon amico?
Perché un tuo amico è proprio tuo amico?
In cosa tu e i tuoi amici siete simili? E in cosa siete diversi?
È difficile essere amico di qualcuno molto diverso da noi?
Anche le domande sul cambiamento possono essere molto utili, vi consiglio di sbirciare il link al sito perché a me è stato molto utile.
Accanto a questi momenti di dialogo abbiamo pensato di inserire una serie di attività interdisciplinari di arte, inglese, storia e scienze, sempre a partire dalla storia di Leo Lionni. I collegamenti interdisciplinari che offre il libro sono innumerevoli, qui sotto vi mostro quelli che abbiamo trovato. A voi la scelta!
Per la parte di inglese ho creato un A COLOR OF HIS OWN minibook che i bambini possano facilmente costruire e manipolare mantenendo il distanziamento. Il minibook è strutturato in modo che ogni insegnante possa stampare solo le pagine che servono. Ci sono attività sul vocabolario da svolgere prima della lettura per familiarizzare col lessico, attività sulle stagioni, sui colori, sull’amicizia e un test finale TRUE OR FALSE?
In particolare le attività sull’amicizia prevedono che ogni bambino colori il proprio camaleonte in base al colore preferito e che spieghi il perché nella propria descrizione, andando così a scoprire ed esplicitare i propri punti di forza. Noi questa parte la faremo in italiano perché i miei bimbi non sanno ancora scrivere in lingua. La seconda pagina sull’amicizia (quella con i due camaleonti) prevede il coinvolgimento di un amico e qui faremo loro scrivere, guidandoli, delle brevi frasi in lingua inglese focalizzandoci solo sul colore o sui colori. Le pagine del minibook sono versatili e possono tranquillamente essere pensate per attività diverse. La stessa pagina del minibook può infatti essere usata in tanti modi. Inoltre, come vi dicevo qui sopra, si possono assemblare in base al livello della classe o dei singoli alunni. Mandateci i vostri lavori, li condivideremo sulla nostra pagina instagram!
Al termine del file contenente il minibook ho preparato le flashcard della storia, indispensabili per presentare il lessico e per giocare. Vanno colorate e plastificate (alcuni nostri consigli li potete trovare qui).
Infine troverete un camaleonte bianco da colorare che potrete utilizzare in tantissimi modi diversi. Potreste colorarlo con gli acquerelli, scriverci dentro qualcosa, farne un segnalibro personalizzato, un pensiero per l’inizio dell’anno (per esempio inserendoci dentro una matita, magari quelle con i semini da piantare una volta finite). Mi raccomando mandateci i vostri capolavori, ci piace ricevere sempre nuovi spunti e nuove idee!
Potete scaricare tutti i materiali sul testo A COLOR OF HIS OWN qui.
Covid 19 classroom safety rules mini book vuole essere un’attività a sostegno di uno dei compiti che la scuola deve svolgere in questo rientro post pandemia, ovvero organizzare e realizzare azioni di informazione rivolte all’intera comunità scolastica.
Le scuole stanno aggiornando i Patti con le famiglie inserendo nuove norme anti-covid.
L’obbiettivo è duplice: in primis è importante sensibilizzare gli adulti in modo che le famiglie possano condividere e sostenere le indicazioni della scuola, in un clima di positiva collaborazione al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza di tutte le attività scolastiche.
Inoltre deve contribuire allo sviluppo dell’autonomia personale e del senso di responsabilità degli studenti e promuovere i comportamenti corretti nei confronti delle misure adottate in qualsiasi ambito, per prevenire e contrastare la diffusione del virus.
L’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 non può prevedere un’attività d’accoglienza senza istruzioni sulle norme covid.
Gli alunni rientreranno dopo 6 mesi di assenza in un contesto diverso, con nuove regole da rispettare, il primo passo deve essere la condivisione e la sottoscrizione di un “documento – mini book” che corrisponde ad una presa di responsabilità verso i compagni, i docenti e l’intero comunità scolastica.
Per consolidare le nuove regole in lingua inglese utilizzerò i giochi con le falshcard: i classici memory, bingo – potrai trovare spunti anche QUI.
Mi affiderò al TPR con il classico Simon Says, chiedendo agli alunni di trovare un’azione fisica corrispondente ad ognuna delle otto regole del minibook.
Il mini book potrà essere stampato fronte retro così ti basteranno solo due fogli A4, sarà in bianco e nero per consentire ad ogni alunno di colorare e personalizzare la propria mascherina.
In questo momento di incertezza e crisi generale vi auguriamo di trovare l’entusiasmo e la positività necessaria per affrontare questo nuovo anno scolastico, in bocca al lupo teachers. Se scatterete delle foto e se avrete tempo, ricordatevi di condividerle con noi anche su Instagram ci trovate con _jackpotato_ A presto e buon inizio d’anno a tutte teachers 😉
Bentornati a tutti! Quest’estate abbiamo cercato di scollegare il cervello, avevamo bisogno di rifiatare dopo le fatiche dello scorso anno, la DAD ci ha letteralmente sfinito. Inoltre il pensiero di questo nuovo inizio ci ha messo non poca ansia. Le domande sono davvero moltissime e le risposte tardano ad arrivare. È davvero difficile pensare alla progettazione delle attività in questo clima di incertezza, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare. Per questo motivo abbiamo studiato alcuni consigli per voi.
Per prima cosa abbiamo cercato di portare avanti una riflessione su come organizzare, a livello operativo, le attività in classe, andando a individuare dei punti saldi su cui costruire tutto il resto. Eccoli:
Privilegiare l’outdoor education. Proporre quante più lezioni possibile all’aria aperta, sfruttando le infinite risorse che la natura ci può offrire. Alcune delle attività che stiamo progettando sono da svolgere fuori dalla classe, nel giardino della scuola o nei parchi vicini. Le possibilità in questo senso sono molto ampie. Voi cosa ne pensate?
Predisporre materiali facilmente sanificabili al termine delle attività. Sto pensando alle flashcards, cartelloni, carte da gioco, tutti plastificati, che potranno essere puliti dopo ogni utilizzo.
Proporre ad alunni e famiglie di ridurre al minimo il materiale da portare a scuola, magari diminuendo il numero dei quaderni e consigliando astucci (anche di materiale rigido) facilmente lavabili.
Creare una routine di accoglienza che preveda momenti nei quali i bambini siano liberi di esprimersi. Chissà quante cose avranno da dirci, quante emozioni contrastanti avranno provato, quanto bisogno avranno di comunicarcelo. Ritrovare il senso del gruppo, magari accompagnato da una buona lettura (anche in lingua inglese) sarà una delle nostre priorità.
Rendere esplicite e molto chiare le nuove regole scolastiche e igieniche, facendo comprendere fino in fondo la loro necessità per il bene di tutti. In questo senso stiamo predisponendo una serie di materiali che vi saranno utilissimi.
Sfruttare le potenzialità motivazionali che possono offrire le tecnologie presenti in classe. Gli alunni amano usare la LIM e questo potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per suscitare il loro interesse dopo tanti mesi di inattività.
Tenere alto il morale. Non sarà facile, ma come insegnanti ed educatori sarà fondamentale fornire il nostro contributo in termini di entusiasmo e motivazione. Se i nostri alunni ci vedranno sereni e contenti saranno meglio predisposti nei confronti delle nostre proposte. Sappiamo che questo punto sarà una prova complicata per noi, lo stress sarà tanto e difficile da gestire.
La riflessione ovviamente non termina qui, è in continuo divenire e se vorrete darci il vostro contributo ne saremo più che felici. Da sempre crediamo che più teste forniscano anche più punti di vista e quindi più possibilità. Scriveteci nei commenti i vostri punti fermi e i vostri consigli.
Detto questo abbiamo cominciato a pensare ad una serie di materiali che potranno esserci utili in questo inizio incerto e potranno in un certo senso semplificare il nostro lavoro. Per ognuno vi forniremo una breve spiegazione ed un link per l’acquisto se dovesse servire.
PLASTIFICATRICE: con questo strumento potremo facilmente rendere i nostri materiali lavabili e sanificabili. Quest’anno credo che la userò ancora di più rispetto agli scorsi anni, quindi ho fatto anche scorta di fogli. Mi servirà per flashcards, carte per giocare, materiali vari. Caldamente consigliata. Io ho questo modello, ma in rete se ne trovano moltissimi.
TIMBRI E ADESIVI: li uso da sempre, ai bambini piacciono molto e, se devo essere sincera, anche a me. Inoltre possono rendere le operazioni di correzione dei quaderni più rapide e sicure. In questa fase meglio privilegiare i timbri, ma con un po’ di attenzione anche gli adesivi possono funzionare. Ecco i nostri preferiti.
MATERIALI PER GIOCHI: usiamo sempre il gioco in funzione dell’apprendimento. Dai pulsanti per il quiz ai materiali concreti come orologio, soldi o frutta e verdura per creare situazioni più stimolanti e attività di role playing.
BUSTE PER RACCOGLIERE I MATERIALI: ai miei alunni chiedo sempre di portare una busta con la clip per raccogliere tutti i materiali e i minibook che creiamo durante l’anno. Ne esistono di diversi formati. Io per esempio per le flashcards uso delle buste più piccole, così le posso dividere per categoria.
FOGLI COLORATI E CARTONCINI: per snellire le lezioni e rendere più accattivanti alcuni materiali spesso uso fogli colorati, ai miei alunni piacciono moltissimo. Inoltre tutti i materiali che usiamo durano di più se li incolliamo su cartoncino, materiale davvero indispensabile.
Questi sono solo alcuni consigli, se scovate in rete altri materiali utili saremo più che contente di aggiornare il post! Aspettiamo i vostri suggerimenti!
Nel frattempo stiamo preparando delle nuove attività, seguite la nostra pagina facebook e la nostra pagina instagram per rimanere sempre aggiornati.
Altre attività per iniziare l’anno le potete trovare qui o qui.
Spesso come insegnante mi chiedo come coinvolgere i miei alunni rispetto a ciò che ritengo possa essere significativo per loro. Durante il lockdown e la didattica a distanza non è stato facile stimolare e percepire l’entusiasmo dei miei alunni.
Ho pensato a diverse attività che potessero colmare la distanza e rendere i bambini più partecipi sopratutto nella “speaking”, che rimane l’aspetto più complesso in lingua inglese. Sentire e valutare la loro pronuncia nella formulazione di brevi frasi, non poteva essere relegato ad un mero esercizio o alla sola registrazione di vocali, volevo qualcosa di più! 😉
Dopo avere spiegato le tre forme del “verb to be”, realizzando video lezioni e presentazioni riassuntive era necessaria la restituzione di un’attività che dimostrasse lo studio e la comprensione dell’argomento. Proprio in questo frangete ho proposto alla classe di eseguire, come compito, la registrazione di brevi video dove ognuno avrebbe dovuto ripetere due o più frasi, a scelta, utilizzando le tre forme del “verb to be”. Ho caldeggiato l’utilizzo della piattaforma Tik Tok, il social che spopola tra gli adolescenti, ma anche tra gli alunni della primaria è conosciuto e utilizzato.
Quando ho iniziato a visionare i primi video, non credevo ai miei occhi, anche gli alunni, generalmente chiusi e introversi in classe, hanno saputo esprimersi con disinvoltura scegliendo modalità fresche e divertenti. Questo ha generato nuovi punti di vista ed allargato le prospettive sull’osservazione e valutazione dei miei alunni.
Per chi ancora non lo conoscesse, Tik Tok , lanciato nel 2018, è rapidamente diventata una destinazione di riferimento per l’intrattenimento in video brevi (da 15 ai 60 secondi) con filtri ed effetti “super cool” che piacciono molto ai ragazzi.
Tik Tok permette di acquisire talento, e quindi gratificazione immediata, rapidamente e con poco sforzo. Che si tratti di interpretare una coreografia, o di parlare in lingua inglese (anche drammatizzando…. con l’aiuto dei filtri è più semplice) l’app aiuta l’utente a realizzare il video e a migliorare continuamente, registrazione dopo registrazione. Potrei dire che è la giusta commistione di due tipi di apprendimento: l’informal learning e il learning by doing, due tendenze dell’e-learning che sono già in atto in molti progetti di formazione. Inoltre molti ragazzi aiutano i coetanei a usare l’app e li invitano in Challenge ovvero competizioni dove tutti provano a fare la stessa cosa reinterpretandola e cercando di migliorarsi. Quindi entrano in gioco spirito d’iniziativa e creatività.
Qui potrai vedere alcuni dei video che ho ricevuto.
Di seguito ti lascio il link ad un video tutorial che spiega come creare un profilo e iniziare con le prime funzioni.
Tra le ultime notizie Ansa ho letto che Tik Tok punta a diversificare i contenuti con video di taglio educativo e didattico che vanno ad affiancarsi a quelli di intrattenimento. Il social ha avviato il programma #imparacontiktok volto a divulgare i video didattici. Inoltre se il tuo stile d’insegnamento è “friendly” e i social sono la tua passione potrai prendere ispirazione dalla simpatia e leggerezza di un docente molto seguito: SANDRO MARENCO.
Concludo questo post riportando le parole che hanno ispirato le mie riflessioni, le troverai nel primo capitolo del testodi Pier Cesare Rivoltella – FARE DIDATTICA CON GLI EAS (lo puoi trovare qui) – condivido questo pensiero:
” Se non so cosa sia Ruzzle, o non conosco Giocatori brutti, se sul mio cellulare non ho scaricato WhatsApp, mi manca qualcosa per comprendere i ragazzi che ho in classe. Qui il problema non è né di accesso, né di linguaggio: è di conoscenza”. Se l’insegnante non dimostra di essere informato, se non sa nemmeno di cosa si tratti, gli sarà molto difficile legittimarsi, lo guarderanno subito con sospetto. Ruzzle ai suoi tempi, tik tok come Instagram oggi, sono un’occasione per un gruppo di affinità, un passatempo, un argomento di discussione, un modo per essere cool.
In altre parole è un dispositivo culturale attorno a cui si organizzano le pratiche di costruzione, circolazione e condivisione dei significati degli adolescenti e anche dei bambini.
SE NON LO COMPRENDI SEI FUORI! ”
Questo messaggio, un po’ forte, non deve scoraggiarci perché anch’io non sono una fruitrice assidua di Tik Tok. Voglio solo che sia una riflessione rispetto a ciò che gli insegnanti possono fare per avvicinare i propri studenti per usare anche dei canali inconsueti, la curiosità dovrebbe muovere sempre l’agire di un insegnante. Come per altre professioni è fondamentale restare aggiornati, al passo con i tempi, sopratutto in questo periodo storico di continue evoluzioni in ambito tecnologico e sociale.
Consigliare l’uso di Tik Tok è stato un tentativo ben riuscito, ma non preoccuparti per l’aspetto tecnico, perché i tuoi alunni sapranno aiutarti sull’utilizzo di quest’app e l’informal learning e il learning by doing aiuteranno anche te, abbiamo sempre qualcosa da imparare dai nostri ragazzi!
Se ti va di commentare e dire la tua ti aspettiamo sulla nostra pagina Facebook e da poco anche su Instagram. A presto 🙂
All’inizio dell’emergenza Covid, la scuola d’inglese Open Minds di Milano, con la quale collaboriamo dal 2017, si è attivata proponendo video lezioni di inglese per la scuola primaria, suddivise per classe ed organizzate tenendo conto delle conoscenze e abilità previste dalle indicazioni nazionali.
Attualmente le lezioni on line e la DAD sono l’unica risposta all’emergenza e da subito ho utilizzato le video lezioni Open Minds in attesa di crearne di nuove in autonomia.
Dopo una full immersion digitale, alla ricerca di app e programmi per rendere i contenuti semplici e accattivanti, oggi ho le idee più chiare e nonostante ciò, continuo a passare gran parte delle mie giornate davanti al pc a sperimentare. Come credo facciano molti di voi.
Questa condizione forzata ha contribuito ad incrementare le mie competenze, sono più sicura e riesco a muovermi con destrezza nella creazione di contenuti da condividere on line.
Nonostante ciò continuo ad attingere alla “miniera” delle video lezioni Open Minds, comodamente divise per classe e per argomenti nella sezione Blog dei sito ==> link <== questa pagina è sempre in aggiornamento quindi va tenuta sotto controllo.
I video che troverete sono strutturati come conversazioni, le teachers chiedono ai bambini e lasciano il tempo per rispondere, simulando una tipica conversazione di classe. Alcuni video sono integrati da semplici richieste come : fare fotografie, disegni, pasticciare in cucina, cercare oggetti in casa. Questa scelta è stata fatta per unire l’apprendimento della lingua ad attività più ludiche che rendono il tempo trascorso in casa meno noioso, per trasformarlo in un’ occasione indimenticabile di apprendimento.
E’ possibile anche iscriversi alla ==> newsletter <==, riceverai gratuitamente i materiali via mail, fino ad fine aprile la mail arrivava quotidianamente, da maggio sarà 3 volte alla settimana. Se non vuoi ricevere nessuna mail, potrai fare una selezione dei video che ti interessano direttamente sul canale YouTube
Questo video, perfetto per i bambini più piccoli, ha 2 attività senza schede correlate al topic:
Attività uno: dopo avere visto il video di Melissa, chiedete ai bambini di fotografarsi tenendo: 1) FOUR BLUE PENCILS 2) SIX YELLOW PENCILS 3) TEN RED PENCILS. L’esercizio può essere modificato per praticare ogni tipo di oggetto scolastico, la logica è sempre la stessa. Date la consegna di farsi un selfie tenendo in mano una serie di oggetti, in modo che possano praticare la serie NUMBER + ADJECTIVE+ NOUN (One yellow book, two green pens, three white erasers etc)
Attività due: chiedete ai bambini di svuotare il loro astuccio e dirvi, in inglese, cos’hanno. La frase da comporre è I HAVE+ NUMBER+ ADJECTIVE+ NOUN. Possono registrare la loro frase usando la funzione record del cellulare e caricarla sulla piattaforma.
Quest’idea per gli alunni del primo ciclo mi è piaciuta moltissimo ed è perfetta perché chiede ai bambini di mettersi in gioco, facendosi fotografare e registrando degli audio, quello che generalmente avviene in classe con la maestra che guarda e ascolta.
Spero che il consiglio di oggi possa esservi utile per continuare ancora questo maggio di DAD, io continuerò ad usare le video lezioni Open Minds e a fare anche tanto altro. Buon lavoro teachers, se avete avuto altre idee non esitate a condividerle con noi, qui o sulla pagina Facebook.
Let’s make a sandwich è una delle attività che ho utilizzato per integrare la unit sul cibo presentata dal libro di testo di classe terza.
La unit focalizza l’attenzione sull’area lessicale relativa al cibo e alle bevande e sulla struttura linguistica – I LIKE – in forma affermativa, negativa e interrogativa.
Ho sempre pensato che le lezioni sul cibo abbiano un buon potenziale per trasformarsi in lezioni culturali ed integrare così la parte lessicale, un altro esempio, sul pancake day puoi trovarlo QUI.
Quando affronti un argomento della cultura è sempre bene introdurre le differenze con la nostra tradizione.
La cucina inglese è molto diversa da quella italiana, in Italia sono molto importanti i primi mentre in Inghilterra ci sono per lo più piatti unici.
Per gli inglesi la pasta non è un piatto tradizionale, anche se ormai è molto diffusa, viene condita con la carne per poter diventare un piatto unico .
Entrando nel merito del lavoro che ti propongo oggi: “let’s make a sandwich” potrai iniziare con questa canzone.
Racconta poi ai tuoi alunni che il picnic è uno degli aspetti tipici della cultura britannica e che svolgendo la scheda di oggi, (scaricabile cliccando ===> QUI <=== ) impareranno quante varietà di sandwich si possono preparare per quest’occasione.
Nelle mie classi ogni studente ha ritagliato e incollato gli ingredienti sul quaderno creando un sandwich dove però ogni elemento fosse ben riconoscibile, per poi poterlo pronunciare.
Spiegherai anche che in Inghilterra e in America gli studenti già alla scuola primaria portano il pranzo da casa, usando un porta pranzo – lunch box – e che il sandwich o dei nuggets, insieme a frutta fresca, biscotti e ad una bibita, completano il pasto che viene consumato a scuola.
Recipe – A school lunch box:
Spread butter on two slices of bread,
For the filling , add the lettuce, slices of tomato and cheese or tuna fish , cucumber or egg
Slice your sandwich in half and cover with cellophane wrap
Put your sandwich, biscuits, fruit and drink into your lunch box.
Adesso potrai fare scrivere sul quaderno le fasi per la preparazione del sandwich e del lunch box, completando l’attività con un disegno.
Potrai far vedere questo video dove si assiste anche alla preparazione mattutina del lunch box, in una famiglia inglese.
Per completare al meglio quest’attività, dove fosse possibile, sarebbe un’ottima idea far portare agli alunni il pranzo da casa per poterlo consumare a scuola tutti insieme prediligendo la lingua inglese durante la conversazione.
Come verifica al termine dell’attività, ho diviso la classe in piccoli gruppi da 2/3 al massimo, ad ognuno ho dato la copia delle 4 fasi della ricetta in disordine, il loro compito era riordinarle nel modo corretto e tradurle.
Spero che quest’attività possa esserti utile, ricordati di condividere con noi i tuoi lavori. A presto 🙂
Pack a suitcase è un minibook sui clothes per ricominciare il 2020 dopo una lunga pausa sofferta, perché avremmo voluto essere più presenti e condividere con te i nostri lavori e progetti, ma è stato davvero impossibile.
Questa collaborazione, unita all’inizio dell’anno scolastico, ci ha privato di ogni momento libero da dedicare alla gestione del blog.
E’ stata un’esperienza molto positiva che, come preventivato, ha aumentato il carico di stress quotidiano, ma alla fine ne siamo uscite arricchite e più tenaci di prima.
Ogni nuovo anno è preceduto da un bilancio sul vecchio e non potevamo esimerci dal considerare questo dato, che ci offre uno spaccato su ciò che realizziamo con maggior entusiasmo e che più ti piace:
i minibook.
Inoltre questa categoria, all’interno delle schede didattiche, è ancora vuota ma è stato l’argomento principale del primo quadrimestre nelle mie classi terze, insieme alla question “What are you wearing?” .
Il lessico dei clothes è uno degli argomenti che preferisco perché si presta ad essere affrontato in svariati modi, molto creativi:
dai travestimenti per stimolare la speaking, la descrizione dei look di personaggi famosi o di famigliari fino al più divertente indovina chi!
Gli abiti però cambiano con le stagioni e si portano in viaggio, da qui la voglia di realizzare una valigia personalizzata e consolidare il lessico appreso.
L’attività è molto semplice potrebbe essere utile, per introdurre il lessico, anche alla scuola materna, ingrandendo e plastificano le immagini usando del velcro bi adesivo per attaccare e staccare le immagini all’interno della valigia.
Per la scuola primaria invece, i bambini dovranno decidere se vogliono fare una vacanza estiva o invernale e riflettere su cosa è opportuno portare con sé nei due casi, estate o inverno.
Le immagini andranno ritagliate e incollate in ogni pagina del minibook fino a completarlo.
La consegna sarà: “Pack a suitcase cut and stick – fill the suitcase with clothes you want to take on holiday.”
Il minibook è funzionale per strutturare una speaking dove gli alunni dovranno raccontare agli altri cosa hanno messo in valigia dicendo:
” I want to go on a winter holiday. I’m packing my sweaters, socks, scarf, wooly hat…”
Potrai usare le stesse immagini anche per realizzare delle flash cards e creare diversi giochi a coppie.
Siamo agli sgoccioli, Halloween è alle porte e fervono i preparativi per i festeggiamenti. Noi amiamo questa festa e cerchiamo sempre di coinvolgere tutti i nostri alunni attraverso dei giochi e, se possibile, una piccola festa in maschera.
Quest’anno durante le settimane che hanno preceduto la festa abbiamo lavorato con le nostre classi seconde per approfondire la conoscenza del vocabolario legato ad Halloween. In particolare abbiamo realizzato una paurosissima Haunted House, nascondendo al suo interno tutti i personaggi o gli oggetti tipici della festività. Prima di iniziare abbiamo ripassato velocemente il vocabolario e anche mentre i bambini lavoravano abbiamo ascoltato qualche canzone a tema.
Su questo sito potrete trovare numerosissime attività collegate alle canzoni da svolgere con alunni di tutte le età. Io ho creato dei medaglioni con le immagini dei personaggi distribuendoli di volta in volta ai bambini che, a turno, quando venivano nominati dalla canzone, si alzavano e ballavano per la classe. Si sono divertiti moltissimo.
La realizzazione della Haunted House è semplicissima, ma richiede tempo, soprattutto per il ritaglio delle finestre. Una volta colorata gli alunni hanno dipinto e tagliato le immagini dei personaggi da nascondere nella casa. Nel file troverete le immagini con la cornice corrispondente al contorno di alcune finestre della casa…questo perché il lavoro era stato pensato per una classe prima e prevedeva la sola presentazione del vocabolario. Lo scorso anno non c’è stato il tempo, quindi quest’anno ho chiesto ai bambini di tagliare in modo grossolano le immagini ma senza considerare le cornici (altrimenti avremmo indovinato quasi subito la loro posizione). Dopo la creazione della Haunted house, mano a mano che finivano, li ho divisi a coppie e ho chiesto loro di giocare a trovare i personaggi e gli oggetti. Where is the bat?/ Is the bat here? Yes, It is/No, It isn’t. Questo è solo un modo per usare la Haunted House, sono sicura che ne troverete moltissimi altri!
Il giorno della festa riprenderò il gioco e poi ci divertiremo con il BINGO!
Tutti i materiali li potrete scaricare qui o in schede didattiche, categoria festivities.
Altre attività di Halloween le potete trovare qui e qui.
Afternoon tea project è un LIBRO OPERATIVO pensato per proporre attività di conoscenza interculturale e interdisciplinari semplici e stimolanti per l’inizio dell’anno scolastico, in particolare per gli alunni della scuola primaria.
L’immagine di una TEAPOT è la cornice di ogni pagina e l’insieme delle 12 schede sarà il lavoro finale che gli alunni conserveranno.
L’idea di partenza è la stessa del LONDON BUS TOUR MINIBOOK, postato per il back to school dell’anno scorso.
Per questo progetto ho pensato di presentare situazioni reali, vicine all’apprendimento naturale perché trovo sia più motivante.
E’ importante che gli alunni associno facilmente il significato linguistico ai contenuti disciplinari affrontati in lingua italiana e che lessico e strutture linguistiche siano rispondenti all’età e alle competenze acquisite dagli alunni.
Per questo, ogni pagina del libro, deve essere integrata anche con mezzi visivi, audiovisivi e modalità di code-switching (passare da un codice linguistico a un altro) per facilitare l’acquisizione dei concetti e delle strutture linguistiche.
Nel dettaglio il TESTO E’ COMPOSTO da 12 pagine, dove il Tè fa da filo conduttore a tutte le attività. Nell’ordine vengono affrontati:
semplici e brevi cenni storici sull’origine della tradizione inglese;
curiosità e regole dell’etichetta da rispettare con la Regina Elisabetta;
un problema di matematica (che potrà essere integrato con l’utilizzo delle banconote finte);
diverse attività di word search e word connect con il lessico relativo (cibo e occorrente per l’afternoon tea);
un’attività di scienze – ” science challenge, dancing ghost”, come creare un fantasma volante con una bustina di Tè (perfetto anche per 😉 Halloween);
un’ attività di speaking di coppia;
un’ attività di musica;
infine un test finale, ti consiglio di preparare un Kahoot per rendere l’attività più coinvolgente.
non è presente nel libro un’attività di immagine, ma ho trovato questo video perfetto per allargare il progetto anche in ambito artistico: VIDEO DRAW A TEA SET
Per quanto riguarda LE TEMPISTICHE ho pensato di suddividere il progetto in 4 lezioni, 3 pagine per lezione.
Prima di svolgere le schede, ti consiglio di predisporre una presentazione introduttiva o di proiettare video ( come questo CLICCA==> QUI) per agevolare la comprensione ed introdurre alla classe il percorso che intenderai svolgere.
Le pagine del testo sono numerate, ma potrai decidere di svolgerne alcune in una classe del primo ciclo ed altre nella classi più alte. Non è così vincolante seguire l’ordine preciso, tu valuta sempre bene in base ai tuoi alunni e al livello di ciascuna classe.
Come attività conclusiva vorrei organizzare un Tea Party di classe, ma quando ti starai chiedendo? 🙂
Pensavo ad una merenda pomeridiana o ad un intervallo più lungo, dove gli alunni potranno degustare il Tè e dei dolcetti indossando le maschere della famiglia reale (scaricabili gratuitamente QUI) intrattenuti da uno o più quiz realizzati con Kahoot.
Potrai riprendere le domande del libro che potranno essere usate in anticipo come preparazione alla challenge finale.
è una RISORSA A PAGAMENTO, potrete scaricare il file pdf e stamparlo immediatamente dopo avere effettuato l’acquisto.
Non preoccuparti per questa novità, abbiamo deciso di continuare a caricare materiali gratuiti. Per i progetti più complessi, che richiedono un notevole impiego di tempo e denaro anche da parte nostra, saranno pubblicati a pagamento.
Jackpotato è ormai un piccolo figlio per noi, se vogliamo vederlo crescere forte e in salute dobbiamo sostenere delle spese di gestione ed investire in termini economici oltre che in infinite ore lavorative.
Se l’idea di iniziare l’anno con un teapot book può piacerti, questo è il lavoro che fa per te! A presto e buon inizio a tutte 😉
Manca pochissimo a Settembre e all’inizio delle lezioni. Dopo un periodo di meritato riposo ci siamo rimesse all’opera, cominciando a progettare qualche attività per il ripasso e l’accoglienza. Quest’anno avrò una classe seconda, finalmente le ore di lingua inglese passeranno da una a due e potremo sicuramente pensare ad attività più elaborate. Per iniziare in modo soft ho pensato a una lezione a stazioni, basata sul gioco, in cui i bambini saranno divisi a gruppi e i banchi a isole. Su ciascuna isola o stazione saranno predisposti i materiali per svolgere il gioco in autonomia, tutti tranne una, che seguirò personalmente. I gruppi ruoteranno con un intervallo di circa 15-20 minuti. Ciò mi permetterà di osservare tutti i gruppi all’opera. Siete curiosi di conoscere le attività che ho pensato? Ecco una breve spiegazione per ognuna di esse.
Prima stazione: puzzle degli animali
Dedicata al ripasso degli animali, in questa stazione gli alunni dovranno pescare una minicard ciascuno e completare il puzzle prendendo i pezzi necessari dalla scatola. Su ogni carta è presente sia l’immagine che la parola. Chiederò ai bambini di pronunciare gli animali solo in inglese.
Seconda stazione: puzzle dei numeri
In questo caso i bambini si concentreranno sul ripasso dei numeri. Ogni puzzle è composto da tre tessere che rappresentano un numero in modi diversi: una con la quantità, una con la cifra e una con la parola in inglese. A differenza del primo puzzle, dove ciascun bambino dovrà pescare un animale, qui li lascerò completamente liberi. Dovranno quindi autogestirsi e accorgersi quando uno stesso numero verrà scelto da più bambini. In caso contrario non potranno finirli tutti. Sarà centrale la collaborazione. Anche qui dovranno pronunciare i numeri solo in inglese.
Terza stazione: gioco su app
Non volendo trascurare l’abilità di listening ho pensato di dedicare una stazione all’ascolto. Come? Attraverso l’uso dell’App FUN ENGLISH . Ce ne sono molte a disposizione, ma trovarne una che mi piacesse è stata un’impresa. Purtroppo questa ha solo due argomenti fruibili gratuitamente, per gli altri è necessario un abbonamento. In base alla risposta dei miei alunni valuterò cosa fare. E’ comunque possibile provare l’app gratuitamente per un mese. Si tratta di giochi molto carini che stimolano l’ascolto e la corretta pronuncia sui temi trattati.
Quarta stazione: what am I?
Questa sarà la stazione in cui mi posizionerò io per seguire il gioco e fare in modo che le parole vengano pronunciate correttamente. Un bambino del gruppo verrà scelto per indossare una corona sulla quale sarà posizionato il medaglione con un animale, che lui però non vedrà. A questo punto tutti sapranno che animale è, tranne lui. L’alunno con la corona dovrà quindi indovinare di che animale si tratta ponendo delle domande ai compagni. Con i miei alunni di seconda la domanda sarà semplicissima: “AM I A PIG?”, “AM I A DOG?… Il compagno a cui verrà posta la domanda dovrà rispondere con un semplice sì o no. Per le classi più alte questo gioco si presta ad innumerevoli varianti, con domande sempre più specifiche sul colore, sul numero delle zampe, sulla presenza o meno di ali o becco…insomma ci si può sbizzarrire divertendosi.
Tutti i materiali li potete scaricare qui. Per altre attività sull’accoglienza potete trovare spunti qui,qui e qui. Spero che questa attività vi sia piaciuta, se avete intenzione di svolgerla nelle vostre classi mandateci qualche foto sulla nostra pagina Facebook..
Come realizzare una semplice attività clil sui colori
Oggi vi voglio raccontare un progetto CLIL interdisciplinare di inglese e arte realizzato nella mia classe prima quest’anno. Vi avevamo promesso nuove idee su attività CLIL, eccone una fresca di realizzazione. Il tutto è partito da un meraviglioso libro acquistato la scorsa estate, MIX IT UP di Hervé Tullet, un artista contemporaneo e scrittore di libri per bambini. Colore e fantasia creativa permeano il libro e tutta la sua attività, coinvolgendo il bambino in prima persona. Egli così non è solo un lettore passivo, ma partecipa alla lettura del libro facendo previsioni ed interagendo con esso. Nel testo, breve e di facile comprensione, sono presenti immagini che agevolano l’immersione nella lettura. I colori e le loro interazioni si fondono nel testo conferendogli una valenza educativa. I miei alunni erano talmente coinvolti da non rendersi conto dell’apprendimento in atto.
Ecco la filosofia di Hervé Tullet in poche righe:
Da molti anni realizzo laboratori creativi con bambini…ho sviluppato questi momenti di creazione collettiva pensando all’arte come mezzo, come gioco, e non come fine…nei miei laboratori, li aiuto a esprimersi liberamente incanalando la loro immaginazione. L’energia collettiva e la dinamica di gruppo sono di per sé il risultato. Hervé Tullet – La fabbrica dei colori
MIX IT UP – Hervé Tullet
In un primo momento è avvenuta la lettura del testo e successivamente è stato avviato un laboratorio di ricostruzione del libro usando tempere e cartoncino bianco. Ciò ha richiesto numerose lezioni: ci siamo divertiti a mixare i colori come suggerito dal testo, creando i secondari a partire dai primari per lo più giocando. Ogni lezione è iniziata con la lettura animata del libro, tanto che nelle ultime lezioni erano i bambini ad anticipare il contenuto della pagina successiva. Tutte i fogli di cartoncino realizzati sono stati poi assemblati in un libretto che abbiamo regalato ai genitori in occasione della lezione aperta e della mostra a conclusione del progetto.
Durante la lezione aperta i genitori sono stati coinvolti in un laboratorio gestito dagli alunni stessi (in italiano) e hanno visitato la mostra allestita nel corridoio della scuola con le opere create collettivamente dai loro figli. Ogni elaborato infatti è stato il frutto di una collaborazione tra gli alunni, che hanno lavorato sempre insieme sviluppando le loro abilità di cooperazione. Abbiamo anche in questo caso preso spunto da Hervé Tullet e dal suo “La fabbrica dei colori“, testo che offre innumerevoli idee e che vi consiglio caldamente. Hanno infine partecipato alla lettura animata di MIX IT UP, testo da cui è partito il progetto.
Ecco una parte della nostra EXPO IDEAL
Anche se si è trattato di un progetto sui colori, argomento solitamente riservato alle prime/seconde, si potrebbe proporre alle classi più alte, aumentando semplicemente la difficoltà. Avendo una prima ho svolto in inglese solo le lezioni inerenti MIX IT UP, tornando all’italiano per la conduzione dei laboratori, che altrimenti sarebbero stati di difficile gestione. Ma se ben strutturato e pensato il laboratorio di arte alla Hervé Tullet può diventare un’occasione per un’immersione nella lingua davvero significativa perché orientata ad uno scopo. Perché non provare?
Non vi nascondo che il lavoro è stato faticoso e particolarmente impegnativo, ma allo stesso tempo carico di soddisfazioni. In questo caso l’inglese non è stato relegato alle sole ore curriculari, ma si è fuso con l’arte rompendo la canonica divisione disciplinare. Anche gli alunni apparentemente meno coinvolti hanno partecipato con entusiasmo. Vedere un gruppo di bambini sfogliare MIX IT UP all’intervallo al posto di correre e giocare è stata veramente una grande soddisfazione.
Altre attività di inglese sui colori le potete trovare qui e qui. Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook. Per ulteriori approfondimenti su Hervé Tullet vi consiglio di visitare il suo sito.
Ciao siamo Dorothy e Tatiana, due insegnanti della scuola primaria. Condividiamo la passione per l'insegnamento della lingua inglese, l'amore per i bambini e una sana dipendenza dalle cartolerie.
Jack Potato è il nostro piccolo archivio: raccoglie i nostri "esperimenti" didattici in classe, i materiali che produciamo e anche qualche spunto di riflessione. Benvenuto!
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